Il territorio comunale di Chianciano terme si estende nella parte meridionale della provincia di Siena, tra l'alta Val d'Orcia e la Val di Chiana.
La zona fu abitata dall'uomo sin dall'era neolitica e diversi insediamenti vi si avvicendarono fino al fiorire della civiltà etrusca.
Durante il XII secolo si hanno le prime documentazioni scritte su Chianciano: nel 1139 la località viene casualmente menzionata in un elenco di testimoni che ebbero modo di assistere alla donazione di parte del Castello di Radicofani dal conte Manenti al Vescovo di Siena. Nel 1347, decaduta Orvieto, cui i Chiancianesi tendevano a sentirsi comunque sottomessi, Chianciano passò più stabilmente sotto l'influenza di Siena, pur mantenendo una propria autonomia, grazie alla vitalità economica, alla favorevole posizione geografica di frontiera e soprattutto agli accordi con la città, che stabilivano sì l'elezione di un cittadino senese quale podestà e la facoltà da parte di Siena di dichiarare lo stato di guerra o di pace, ma che comunque prevedevano uno stato di parità nell'amministrazione della giustizia e nell'imposizione delle tasse e il divieto per i senesi di possedere proprietà a Chianciano, a cui veniva garantita la difesa in caso di invasioni e devastazioni. Alla fine del XVIII secolo si iniziarono ad intuire le possibilità derivanti dallo sfruttamento delle acque e si edificarono i primi stabilimenti termali. La storia di Chianciano dall'Ottocento in poi sarà infatti strettamente connessa con le vicende delle Terme, con la loro gestione, con gli investimenti e la valorizzazione crescente che il Comune deciderà di sostenere.
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